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Leadership: sai chi sei e cosa puoi fare?
Oltre gli studi e l’esperienza professionale, è la capacità di valutare se stessi e il proprio operato ciò che conta in un candidato. Parola di Maurizia Villa, al vertice di Korn Ferry in Italia
Capire quale sia il senso di sé di un manager non è un’operazione banale e non è qualcosa che facciano tutti. Maurizia Villa è una specialista che effettua questo tipo di analisi per Korn Ferry, società di consulenza organizzativa globale, di cui è Managing Director e Country Chair in Italia. A Business People ha spiegato quanto contano i tratti psicologici di un candidato e qual è il processo che consente di coglierli. Partendo da una premessa: definire lei e i suoi colleghi head hunter è fuorviante.
Il termine la lascia perplessa…Noi svolgiamo un lavoro di consulenza, non esercitiamo giudizi o diamo voti; aiutiamo a capire se un asset, la persona, e un altro asset, cioè l’azienda, possano essere combinati in una strategia vincente. Alla luce dell’evoluzione degli aspetti tecnologici, al nostro lavoro viene richiesto sempre di più un contributo per portare valore aggiunto nella selezione.
Le nuove tecnologie vi aiutano in questa selezione?Korn Ferry ha un centro di ricerca a Minneapolis in cui vengono sviluppati ed elaborati una serie di test e di modelli di valutazione, che noi impieghiamo nell’ambito dei nostro progetti. Ogni candidato oltre all’intervista analogica investirà un’ora del proprio tempo per compilare un test relativo a domande che si riferiscono ai tratti della personalità, alla leadership, alla flessibilità mentale, alla gestione delle situazioni complesse e del sistema aspirazionale. Il risultato viene valutato dal consulente e dal candidato per renderlo partecipe di un esercizio che lo vede coinvolto. Da questo esercizio emerge un quadro che evidenzia punti di allineamento e disallineamento rispetto alla posizione che deve essere ricoperta.
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Quanto conta l’immagine che ha di sé un manager, per un consulente?È un punto molto rilevante. Quando intervisto un manager o una manager non guardo solo il profilo, l’esperienza professionale o il suo percorso, ma cerco di capire quale sia il livello di consapevolezza del proprio operato, della propria storia, se e come, nel corso della propria attività, ritenga di aver portato qualcosa di ascrivibile al suo operato. Chiedo al candidato cosa sarebbe cambiato per l’azienda, in meglio o in peggio, se in una certa fase lui o lei non ci fossero stati. Mi interessa capire se abbiano consapevolezza della loro impronta e del proprio profilo.
E ce l’hanno?Su questo punto, spesso si evince la convinzione di essere capaci di fare solamente lo stesso tipo di attività. Quello che oggi manca è la consapevolezza della capacità di essere trasversali, cioè di potersi muovere in altri settori e di evolvere la propria esperienza professionale.
Conta così tanto il dato psicologico?Certo. Più la posizione da ricoprire è apicale, più è funzionale a un cambiamento – e quando parlo di cambiamento mi riferisco a quella che può essere anche una ristrutturazione o a una nuova strategia in ambito internazionale – più diventa importante il livello di equilibrio, di rotondità, di capacità di gestire situazioni nuove, di flessibilità mentale. Per esempio, se porto un manager in un’azienda controllata da un gruppo familiare, devo porre molta attenzione e analizzare la capacità del manager di comprendere che sta entrando in un contesto diverso da quello di una multinazionale o di una azienda controllata da un fondo di private equity. Bisogna comprendere qual è il grado di trasferibilità del proprio operato in contesti molto chiari, molto definiti e spesso anche molto diversi. Un bravo consulente deve dialogare con il candidato e portarlo a questo livello di consapevolezza.
Qual è una caratteristica importante che un buon candidato deve avere?È assolutamente fondamentale che con noi il candidato sia il più onesto e trasparente possibile. Più approfondiamo la conoscenza del candidato, più possiamo aiutare a interpretare e gestire situazioni in modo soddisfacente per entrambe le parti.