Lifestyle
Morto Karl Lagerfeld, stilista rivoluzionario e innovatore
Il direttore creativo di Chanel aveva 85 anni. Il testimone ora passa a Virginie Viard, suo storico braccio destro
Si è spento ieri a Parigi, all’età di 85 anni, Karl Lagerfeld, uno degli stilisti più conosciuti e apprezzati al mondo, considerato un vero e proprio guru nel campo del fashion. Negli anni è stato definito come un uomo rinascimentale, una leggenda vivente, il kaiser delle passerelle, una fashion machine, addirittura un punk. Del resto, con le sue idee innovative ha rivoluzionato il corso della moda. Il suo debutto professionale avviene negli anni ’50 del secolo scorso, prima nell’atelier di uno dei miti dell’alta moda, Pierre Balmain, e poi da Jean Patou, un altro nome storico. Ma ben presto Lagerfeld si stanca di creare abbigliamento formale per ricchi e prende una decisione audace per l’epoca, che tuttavia si rivela ben presto vincente: diventare stilista di prêt-à-porter freelance. Inizia a lavorare per Chloé e poi per Fendi, contribuendo a traghettare il marchio romano verso il successo mondiale. Nonostante le sue critiche all’alta moda, che più volte nel corso della sua vita etichetta come un relitto degli anni 50 e un “pas du tout moderne”, nel 1982 viene invitato dal presidente di Chanel, Alain Wertheimer, ad assumere la direzione creativa della casa di moda. Inizia così un sodalizio che è durato fino a oggi.
All’ultima sfilata al Gran Palais di Parigi, nel gennaio scorso, molti erano rimasti stupiti quando dal backstage invece della celebre figura dai grandi occhiali da sole e dai capelli bianchi raccolti in una coda di cavallo, sono apparse Virginie Viard, storico braccio destro di Karl Lagerfeld, e la supermodella italiana Vittoria Ceretti, con un lungo velo da sposa applicato a una calotta/cuffia da bagno incrostata. Ma Chanel aveva liquidato la preoccupazione dei presenti spiegando che semplicemente lo stilista era stanco e aveva preferito non presentarsi. E, invece, ora arriva, come un fulmine a ciel sereno, la notizia della sua morte, che lascia sgomento il mondo internazionale della moda. Il testimone ora passa proprio a Virginie Viard.
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