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Attualità

Le basi per business, aziende e leader del futuro

Il Top Management Forum 2018 di Knowità è stata l’occasione per imprenditori e top manager di tracciare le linee guida per il prossimo futuro. Ispirati da Keynote speaker di alto profilo

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Il caos visto come un elemento spiazzante, ma non necessariamente negativo, l’importanza di creare un’azienda attenta alle persone, che sappia creare un sistema di valori in cui i talenti possano riconoscersi. Lavorare per spingersi sempre oltre il proprio limite, cercando di valorizzare il potenziale inespresso, mantenendo sempre una mente aperta e sapendo accettare il fallimento. Sono queste, in breve, le fondamenta su cui costruire un’azienda di successo, linee guida chiave per ogni imprenditore e top manager che guarda al futuro, emerse in occasione del Top Management Forum 2018, appuntamento annuale per riservato ai membri del Club Knowità o aspiranti tali, circa 300 imprenditori e dirigenti di alto profilo (rappresentanti di aziende come Pirelli, Capgemini, Sky, Bridgestone, Prysmian e Generali) che credono nel valore del confronto e desiderano contribuire allo sviluppo delle proprie organizzazioni e delle aziende del nostro Paese.

L’evento, in programma a fine novembre a Villa Castelbarco (Vaprio D’Adda, Milano) è stata anche l’occasione per fare un bilancio importante per la società di consulenza guidata da Ales­sandro Saviotti che negli ultimi 12 mesi ha ripensato la propria corporate identity in linea con il proprio percorso di crescita.

From Vision: costruire la strategia per il futuro

Come da tradizione, la 12esima edizione del Top Management Forum è stata introdotta da una sessione plenaria in cui keynote speaker di alto livello hanno ispirato i partecipanti, supportandoli in una riflessione strategica incentrata sulla trasformazione delle aziende, sempre più digitali, l’attenzione verso i talenti e le caratteristiche dei leader. Il futurista e scrittore Bruno Marion, ex top manager, ha mostrato come il caos non è necessariamente un elemento negativo o positivo: ogni sistema che entra in uno status caotico (ad esempio, un’azienda che deve affacciarsi nella rivoluzione digitale) va fuori controllo e può andare incontro al collasso, ma anche trovare un nuovo, vincente, equilibrio. Per questo ognuno di noi, ogni azienda,, di fronte a un evento dirompente, dovrebbe andare alla ricerca di una nuova strategia, un nuovo equilibrio per evitare il collasso o fallimento. “Il caos è un nostro amico”, ha sottolineato Marion. Ma come possiamo navigare nel caos? “Il segreto è focalizzare i nostri sogni. Dove vogliamo essere tra un anno? E tra 20 anni? Mettiamo tutto per iscritto e troviamo la giusta routine per compiere piccoli passi avanti per farci strada nel caos”.

“Il futuro è qualcosa che non si può prevedere, ma possiamo crearci”, ha sottolineato poi Jamshid Alamuti, Ceo e Co-Founder di Pi School, realtà che punta a valorizzare il connubio tra Intelligenza Artificiale e persone. Le aziende che guardano al futuro senza essere “human centric”, stanno perdendo qualcosa. L’attenzione al capitale umano, alle persone, è un pilastro fondamentale anche in un mondo digitale. E se Bart Van Ark, Evp, Chef Economist e Strategy Officer di The Conference Board ha illustrato le previsioni economiche globali per il 2019-2020 e le sfide per i Ceo nel breve periodo, Roger Abravanel, saggista con un passato in importanti società di portata internazionale ha riportato l’attenzione sull’importanza del valore umano nelle aziende. “Purtroppo in molte realtà italiane si riscontra un’incapacità di valorizzare il capitale umano”. Nel mondo, ha sottolineato Abravanel, stiamo assistendo al passaggio a una terza fase dell’economia, dove ai leader vengono richieste sempre più skill 2.0; un cambiamento che si traduce in un’accelerazione della corporate leadership e della Hr. “La chiave per rilanciare l’Italia”, ha affermato l’ex manager, “è un’iniezione di meritocrazia nel mondo corporate per valorizzare il capitale umano”. Valorizzare ogni componente del team, diffondere il concetto che “si vince tutti e o si perde tutti” e che ciascun reparto contribuisce in egual misura ai risultati è il concetto condiviso con il club dall’a.d. per il Sud Europa di Triumph International, Olga Iarussi, che ha anche spostato l’attenzione sull’importanza della diversity in azienda, intesa non solo come diversità di conoscenza e ruolo, ma anche di età: generazioni diverse possono contaminarsi in maniera virtuosa.

E se Riccardo Pittis, tra i più celebri cestisti italiani, oggi formatore e mental coach, ha puntato l’attenzione sul lavoro e l’importanza di spingersi quotidianamente oltre il limite per migliorare se stessi, Massimo Tammaro, ex comandante delle Frecce Tricolori, oggi advisor, speaker ed Executive Coach ha sottolineato il valore del rispetto verso il lavoro degli altri. “Non possiamo sapere da dove arriverà la prossima nuova idea innovativa, per questo dobbiamo avere un’apertura mentale per accettarla. Dobbiamo accettare il fallimento, concedere il permission to fail, altrimenti il nostro team non rischierà mai, limitandosi al compitino”. Un’apertura mentale affrontata precedentemente anche da Daniele Agiman, tra i direttori d’orchestra più noti a livello internazionale, che ha parlato di leadership e performance attraverso le numerose similitudini tra l’esecuzione di un business plan e di una partitura musicale: è il compositore a indicare all’orchestra chi e cosa deve suonare, ma le indicazioni sulla velocità e le modalità di esecuzione sono generiche ed è nell’esecuzione della partitura che si può lasciare spazio all’ispirazione.

To Action: l’importanza delle sessioni parallele

La giornata di ispirazione e networking del Top Management Forum si è conclusa con il vero valore aggiunto dell’evento Knowità, ovvero le sessioni parallele, dove manager e imprenditori hanno avuto la possibilità di passare all’azione. Tra case history vincenti e condivisione di esperienze, i partecipanti hanno avuto indicazioni utili su argomenti come la realizzazione di un’efficace strategia Omnicanale, di una strategia di branding vincente e di digitalizzazione delle imprese. Per chi non conoscesse l’ecosistema Knowità è volesse approfondire il lavoro della società di consulenza, può collegarsi – oltre al sito knowità.it – alla piattaforma Leaders in Action, un’agorà multimediale dove è possibile trarre ispirazione dagli speaker che hanno animato il forum nelle precedenti edizioni.