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Attualità

Effetto Brexit: diminuisce il numero di stranieri che cerca lavoro in UK

Cala anche l’interesse degli italiani. Se lo scorso anno la destinazione più appetibile era Londra, oggi sono gli Stati Uniti

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Londra potrebbe presto perdere il primato di città europea più ambita dai lavoratori stranieri. Secondo Indeed, il sito di chi cerca e offre lavoro, infatti, “rispetto al 2015 le candidature per posizioni basate nel Regno Unito provenienti da oltre confine sono diminuite del 14%”. Tutta colpa della Brexit? Essenzialmente sì. È vero che al momento non si sa ancora che cosa accadrà alla fine di marzo, quando la Gran Bretagna dovrebbe uscire ufficialmente dall’Europa, e non è dato sapersi se il divorzio sarà hard o soft, ma è certo che la capitale inglese ha già iniziato a perdere parte del suo appeal. La perdita di potere d’acquisto della sterlina e lo sviluppo di altri mercati del lavoro più attrattivi stanno facendo il resto. “Parlare di un Brexodus può essere prematuro, ma dopo un decennio in cui il Regno Unito ha potuto contare su un effetto per i lavoratori europei, l’interesse si è indebolito” ha commentato Pawel Adrjan, economista di Indeed.

La Brexit spaventa anche gli italiani

Il disamore verso Londra, però, non sembra aver colpito tutti gli stranieri nella stessa misura. Se per irlandesi e polacchi le ricerche di lavoro in UK sono diminuite rispettivamente del 44% e del 26%, l’interesse da parte di italiani, spagnoli e francesi rimane ancora abbastanza elevato. Ma comunque in calo. “A fronte di un incremento di un terzo delle ricerche di lavoro all’estero da parte degli italiani tra il 2015 e il 2018, l’interesse per la Gran Bretagna è diminuito. Rispetto all’anno scorso, infatti, gli Stati Uniti hanno soppiantato il Regno Unito sul podio della classifica delle destinazioni di lavoro maggiormente appetibili per gli italiani” si legge nell’analisi del portale. Insomma la Brexit sembra spaventare anche i nostri connazionali: la Gran Bretagna è passata dal rappresentare il 23,8% di tutte le ricerche di lavoro all’estero al 20,7%. E il timore non sembra risparmiare nemmeno chi a Londra c’è già: negli ultimi tre anni, le ricerche di lavoro in Italia da parte di persone basate nel Regno Unito sono aumentate del 16%.