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Lavoro

Ascoltate i manager: il lavoro si trova qui…

I settori più allettanti per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro secondo un’indagine condotta da AstraRicerche su un campione di 1.500 dirigenti italiani

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Giovani e mondo del lavoro: un binomio che negli ultimi anni è stato interpretato spesso in chiave negativa, ma che tuttavia può riservare sorprese o speranze. Basta saper guardare nella giusta direzione e cogliere i diversi input che il mondo delle imprese offre. Magari con l’aiuto e i consigli dei manager. È uno degli scopi della ricerca commissionata da Manageritalia ad AstraRicerche, appena condotta su un campione di oltre 1.500 dirigenti iscritti all’Organizzazione dei manager del terziario.

I settori con più opportunità di lavoro

Il primo dato che salta subito agli occhi e sul quale i professionisti interpellati hanno fornito numeri e giudizi concordi, è l’affermarsi di una “terna vincente”: Consulenza alle imprese, information communication tecnology e turismo. Sono questi i settori che offrono a detta dei dirigenti maggiori opportunità ai giovani tra 18 e 29 anni per cogliere le maggiori opportunità di esperienza, crescita e carriera professionale. Infatti, la risposta alla domanda “ai giovani che dopo gli studi vogliono entrare nel mondo del lavoro quale settore consiglieresti come prima scelta?” vede prevalere nell’ordine Ict (24,9%), consulenza alle imprese (24,5%) e turismo (16,3%). La richiesta di indicare poi anche la seconda e la terza scelta conferma sul podio gli stessi settori con il cambio del primo assoluto: consulenza alle imprese (57,1%), Ict (55%) e turismo (54,5%). A metà classifica la sanità e assistenza sociale (30,2%), i servizi assicurativi, bancari e finanziari (25,4%), trasporti e logistica (22,8%). Chiudono la classifica le attività legate al mondo del commercio, spettacolo, formazione e editoria.

Manager: c’è fiducia nelle nuove generazioni

L’attesa dei dirigenti verso i giovani è positiva e altissima. Si considerano le nuove generazioni determinanti per il futuro del proprio settore (78%, 89% nell’ICT e turismo) e da loro ci si attende una moltiplicazione di nuove idee imprenditoriali (55,7%, 80% ICT e 67% turismo). Molto negativo è però il vissuto a livello formativo. Solo un terzo degli intervistati giudica i giovani che si propongono oggi nel mondo del lavoro nel loro settore ben formati e preparati (31,1%), al primo posto la consulenza alle imprese (40%) e in coda il turismo (15%). L’ampissima maggioranza mette sul banco degli imputati i percorsi formativi che devono rendere i giovani più adatti di quanto fanno oggi all’ingresso nel mondo del lavoro e in particolare nel loro settore (88,6%).

Determinante – suggerisce la classe manageriale attraverso le risposte del sondaggio – è arrivare al mondo del lavoro con un buon “bagaglio di viaggio”: capacità relazionali, proattività, competenze digitali, flessibilità, etica personale e professionale, orientamento all’innovazione, spirito di sacrificio e spinta a migliorare sempre le proprie competenze.

“I dirigenti intervistati”, commenta il presidente di Manageritalia, Guido Carella, “forniscono un quadro moderatamente ottimista delle opportunità che vengono offerte ai giovani al primo ingresso nel mondo del lavoro e confermano che in Italia il terziario ha ancora tanto da dare in termini di crescita del Pil e dell’occupazione. Certo il campione è uno spaccato di eccellenza, visto che parliamo di aziende che hanno dirigenti all’interno e quindi strutturate, di una certa dimensione e qualità organizzativa e gestionale. Questo conferma che per ritornare a crescere c’è bisogno di fare un salto culturale e reale verso imprese più managerializzate e dimensionate. Occorre poi a monte migliorare i percorsi formativi”, conclude Carella, “anche sviluppando una sempre maggiore sinergia tra il mondo della scuola e formazione e quello del lavoro che può e deve vedere i manager a fare da ponte”.

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