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Investitori esteri in fuga dall’Italia: in due mesi venduti 70 mld di Btp
La discussione sulla legge di bilancio, il possibile aumento del deficit e il giudizio delle agenzie di rating spaventano i risparmiatori stranieri
Gli investitori esteri iniziano a non fidarsi più della nostra economia e preferiscono dirottare altrove i loro risparmi. Secondo i dati della Banca centrale europea, citati dal Financial Times e confermati anche dagli ultimi due bollettini della Banca d’Italia, gli stranieri che in passato avevano deciso di far approdare i loro beni nel nostro Paese comprando i nostri Btp, tra maggio e giugno, hanno venduto rispettivamente 34 e 38 miliardi di obbligazioni italiane, un record storico. Per quali ragioni? Secondo gli esperti, a terrorizzare è soprattutto la discussione sulla legge di bilancio attesa per la metà di ottobre: i nostri governatori, infatti, sono intenzionati ad avviare misure non sempre compatibili con i vincoli europei. Spaventano, poi, il possibile aumento del deficit per finanziare misure a sostegno della crescita e della povertà e il giudizio delle agenzie di rating, che potrebbe essere molto negativo e danneggiarci ulteriormente.
A determinare la fuga dalle obbligazioni italiane è anche la questione spread. Del resto, negli ultimi mesi la differenza tra i nostri rendimenti decennali e quelli dei titoli tedeschi è più che raddoppiata passando da 120-130 punti a 260-270, con punte di 300 nei momenti più critici. Non si tratta certo di una buona notizia: uno spread stabilmente elevato spinge la spesa per onorare il debito pubblico e questo fa molto male ai Btp.L’Italia però non resta a guardare. I primi interventi per tamponare le cose sono stati messi in campo dalle banche italiane, che nel secondo trimestre del 2018 hanno acquistato una quarantina di miliardi di Btp. Anche in questo caso si tratta di un record.