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La felicità diventa un indice, come il Pil

Il primo ministro inglese, David Cameron, ha lanciato un nuovo progetto di rilevazione per misurare il benessere della popolazione. Per il leader dei conservatori “è la sfida politica dei nostri tempi”

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Il benessere dei cittadini non si misura solo dal Prodotto interno lordo (Pil) o dai successi dei titoli in borsa, ma anche dalla felicità di ogni singolo individuo. Il primo ministro inglese, David Cameron, ne è fermamente convinto. Per il leader dei conservatori la vera sfida politica dell’era moderna è misurare il benessere della popolazione, ovvero quanto i cittadini sono in grado di godersi la vita. Per questo Cameron ha dato istruzioni all’Ufficio Nazionale di Statistica di creare un indice che identifichi il livello di soddisfazione e di benessere della popolazione. Un vero e proprio indice per la ‘felicità di Stato’.All’interno della coalizione di governo non tutti sono entusiasti della scelta del premier inglese. Il Guardian ha riportato che esistono ancora esitazioni nella coalizione di governo a causa della difficile situazione economica e dell’impopolarità dei tagli richiesti da Cameron alla nazione che la settimana sono sfociate nelle proteste violente della marcia degli studenti. Al primo ministro però l’idea sta particolarmente a cuore: Cameron ne aveva parlato anni fa a una conferenza di Google quando era ancora all’opposizione: “La felicità non si scambia in Borsa. Nasce dalla bellezza che ci circonda, dalla qualità; della nostra cultura e soprattutto dalla forza dei nostri rapporti umani”. E oggi che è al potere, il leader Tory è determinato a passare dalle parole ai fatti: userà il General Wellbeing Index (Gwb) per definire in futuro nuove azioni di governo. Il rapporto sulla ‘felicità di stato’ potrebbe essere pubblicato trimestralmente sul modello di altri dossier governativi come quello sulla criminalità.

Credits Images:

David Cameron