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Attualità

Parole parole parole: gli slogan della campagna elettorale

Freddi motti, frasi a effetti, qualche messaggio che strizza l’occhio alla cultura inglese e chi cerca di nascondere se stesso dietro un claim azzeccato: tante parole e poche idee negli slogan della campagna elettorale.

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Gli slogan della campagna elettorale? «Parole, parole, parole», verrebbe da dire citando una vecchia canzone. Tra freddi motti e frasi a effetti, qualche messaggio che strizza l’occhio alla cultura inglese e chi cerca di nascondere se stesso dietro un claim azzeccato, è partita la corsa comunicativa alla campagna elettorale dei partiti.

Slogan campagna elettorale: «parola» ai partiti

Gli slogan campagna elettorale per le elezioni politiche del 4 marzo raccontano forse meglio di qualunque altra cosa una certa mancanza di vere idee che sta caratterizzando la corsa alla prossima legislatura. Forse i partiti credono in un pareggio sostanziale guardando ai sondaggi e quindi non si stanno sforzando più di tanto. Ecco allora gli slogan dei partiti in lizza.

Scegli il Pd

L’energia della rottamazione renziana si è esaurita nel dramma del referendum costituzionale. Così, nonostante a gestire la comunicazione ci sia Proforma che curò per Matteo Renzi a campagna delle primarie 2013 (#Cambiaverso), il Partito democratico si accontenta di un semplice e sintetico “Scegli il Pd“. Seguono una serie di messaggi che riprendono il programma: “Vota la scienza”, “Vota la Cultura”, “Voto il Lavoro”, “Vota l’Europa”.

Partecipa, scegli, cambia (M5S)

Beppe Grillo non c’è più, forse neanche più Davide Casaleggio. Così al Movimento 5 Stelle e al suo candidato premier Luigi Di Mario resta solo il richiamo all’origine del M5S con il claim “Partecipa, scegli, cambia”. Anche perché tutta la comunicazione è in mano a Rocco Casalino.

Onestà, esperienza, saggezza (Forza Italia)

“Onestà, esperienza, saggezza”: addio giovanilismo e spirito combattivo, basta ai miracoli italiani e alle scelte di campo. Stavolta Forza Italia e Silvio Berlusconi puntano sull’esperienza. Chissà se basterà per garantire una seconda giovinezza politica all’ex Cav che si affida per la comunicazione ad Alberto Barachini, giornalista del Tgcom24, per le candidature a una società di consulenza che fa a capo a Bruno Ermolli e per la gestione della campagna elettorale a Niccolò Ghedini.

Prima gli italiani​ (Lega)

Un solo messaggio chiaro, almeno sulla carta, per la Lega – non più Nord – che è “Prima gli italiani”. I manifesti riproducono le priorità programmatiche del Movimento: ‘Stop Fornero’, ‘Asili nidi gratuiti’, ‘Stop invasione’, ‘Schiavi dell’Europa? No, grazie’, ‘Legittima difesa sempre’, ‘Meno buonismo più giustizia’, ‘Pace fiscale’ e ‘No ius soli’.

Il voto che unisce l’Italia (Fdi)

Fratelli d’Italia spera ne “Il voto che unisce l’Italia”. Il nome di Giorgia Meloni, presidente e candidata premier, è scritto in grande e in giallo su campo blu ma non manca l’immagine della Fiamma Tricolore.

“Per i molti non per i pochi” (Liberi e uguali)

Sceglie lo stile inglese Liberi e uguali con il suo motto “Per i molti non per i pochi”, molto vicino al “Per i tanti non per i pochi’ del partito laburista anglosassone di Jeremy Corbin.

Credits Images:

Silvio Berlusconi con "Onestà, esperienza, saggezza (Forza Italia)" cerca ancora una volta uno slogan in grado di fargli essere protagonista della campagna elettorale © Sean Gallup/Getty Images