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Aste d’arte contemporanea: chi vuole investire le dovrebbe frequentare

Un tempo appuntamento per i veri amanti dell’arte, oggi richiamano anche persone che sono più interessate a un investimento, perché questo mercato rende

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Le aste d’arte contemporanea non sono quel che sembrano, o per lo meno non sono quello che film e romanzi ci hanno spesso raccontato: un momento in cui ricchi annoiati si ritrovano e spendono cifre folli per assicurasi lavori discutibili, spesso più per prestigio che per vero amore nei confronti dell’opera d’arte.

Aste d’arte contemporanea: il mercato è in forte espansione

Le aste sono frequentate anche da chi ama in modo particolare il suo conto in banca. Sono una forma di investimento, insomma. I dati di Artprice, database di riferimento in questo campo, creato nel 1997 dal francese Thierry Ehrmann, lo dicono chiaramente.

Tra il 2000 e il 2017, il valore del mercato di arte contemporanea è aumentato del 1400%. Se 17 anni fa valeva 100 milioni di euro, secondo l’ultimo rapporto di Artprice ora vale addirittura un miliardo e 600 milioni di euro. Nel 2000, valeva appena il 3% dell’intero mercato dell’arte, oggi vale il 17% del totale.

Nel 2015 e 2016, il mercato sembrava aver rallentato un po’ ma quest’anno è ripartito alla grande, grazie al traino della Postwar Art. E il rapido aumento dei prezzi lo testimonia. Questa sorta di inflazione premia chi i quadri li ha comprati qualche anno fa e adesso, vendendoli, intasca una somma maggiore.

Il mercato dell’arte contemporanea secondo Artnet

Le cifre diffuse da Artnet, società americana, sono ancora più impressionanti. Nelle case d’asta di tutto il mondo, nei soli primi sei mesi di quest’anno, sono state vendute opere per il valore di 2,7 miliardi di dollari (2,2 miliardi di euro). Il sito sottolineava, poi, come i primi 50 artisti del mondo valessero da soli quasi la metà del totale, e cioè 1,2 miliardi di dollari.

Per essere ancora più precisi, i quadri dei 10 artisti più quotati venduti nel primo semestre del 2017 valgono da soli 833 milioni di dollari (718 milioni di euro). La classifica dei 10 artisti d’oro è chiusa dall’italiano Rudolf Stingel, le vendite dei cui quadri sommate hanno raggiunto i 41,1 milioni di dollari. Sul podio, invece, troviamo gli immancabili Roy Lichtenstein (84 milioni di dollari), Andy Warhol (123) e Jeanne-Michel Basquiat (242). Si tratta di un mercato molto concentrato, quindi.

Si possono fare ottimi affari anche senza puntare così in alto, però. Si tratta di avere occhio, conoscere il mercato, cogliere l’occasione, aspettare il momento giusto per poi capitalizzare. Naturalmente, non è una cosa facile ma chi lo sa fare riesce a guadagnare cifre notevoli.

Credits Images:

Ritratti di Marilyn Monroe, di Andy Warhol