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Mediobanca, Eni in calo ma tiene il primato. Cresce la grande distribuzione
L’ufficio studi di Mediobanca mette a confronto il fatturato delle principali società italiane. Nel 2009 crolla il comparto dell’industria petrolifera e metallurgico, in crescita quello della grande distribuzione con Esselunga e Wind
La crisi del 2009 ha sparigliato la classifica per fatturato dei principali gruppi industriali italiani, tra cui solo pochi sono riusciti lo scorso anno a mettere a segno una crescita dei ricavi. Se il podio resta invariato (Eni prima, Enel seconda e Fiat terza), gli equilibri si sono spostati nel resto del panorama italiano. Recuperano posizioni le società di servizi come Poste e Ferrovie, crollano gli operatori petroliferi e siderurgici (penalizzati dalla flessione dei prezzi delle materie prime) mentre si comporta bene il comparto alimentare, farmaceutico e della grande distribuzione. E’ questa la fotografia scattata dall’ufficio studi di Mediobanca sulla base dei bilanci 2009 nella consueta indagine sulle principali società italiane. Nel 2009 Eni ha sofferto un calo del fatturato del 23% a 83,2 miliardi di euro, ma è rimasta con largo margine al primo posto. Enel consolida la seconda posizione conquistata nel 2008 scalzando Fiat, che si conferma terza pur con un calo delle vendite del 16% a 50,1 miliardi. Enel, grazie al consolidamento integrale del gruppo Endesa, segna un incremento dei ricavi del 4,4% a 62,2 miliardi. Segno positivo anche per Finmeccanica, stabile in sesta posizione con un fatturato in progresso di circa il 20% grazie al pieno recepimento nei propri conti di DRS Technologies.
Bene Esselunga e WindTra le top 20 si distinguono altri due gruppi con ricavi in crescita: Esselunga di Caprotti, con un +4,8% che la porta a scalare sei posizioni (da 19 a 13), e Wind, con un +4,6% e un recupero di quattro posizioni (da 20 a 16). Al numero quattro della classifica Telecom Italia vede le vendite scendere del 6,4% a 26,8 miliardi, ma scavalca il Gestore dei Servizi Energetici, che lascia sul terreno quasi il 18% del fatturato. La classifica 2009 sancisce quindi l’ingresso nella top 10 di Poste Italiane e Edison a danno di Erg (scesa dal numero 8 al 12 con un fatturato di 6 miliardi, -48% anche per effetto della cessione di asset alla russa Lukoil) e Riva Fire (da decima a quattordicesima con ricavi dimezzati).
Gli alimentari battono l’oro neroTra le altre debacle del settore petrolifero Kuwait Petroleum Italia cade dalla 14esima alla 18esima piazza (-19,3% il fatturato), Saras dalla 13esima alla 20esima (ricavi -39%) e scivolano in classifica anche Total Italia, Shell Italia, API e Tamoil. Crolla anche Marcegalia, come tutte le società del settore metallurgico, perdendo il 40% del fatturato e 19 posizioni. In evidenza invece le aziende alimentari: Barilla, con fatturato in lieve calo (-3,5% a 4,2 miliardi), guadagna tre posizioni al 25esimo posto, Parmalat sale di quattro gradini e si piazza al numero 27 con ricavi che sfiorano i quattro miliardi e aumentano dell’1,4%.
I risultati economici delle prime 20 società italiane (2009 – dati in milioni di euro) | ||||
Fatturato 2009 | Var. 20092008 | Margine operativo netto | Utile | |
Eni | 83.227 | -23% | 13.572 | 4.367 |
Enel | 62.171 | 4,4% | 10.418 | 5.395 |
Fiat | 50.102 | -15,9% | 909 | -838 |
Telecom | 26.845 | -6,4% | 5.505 | 1.581 |
Gse | 24.209 | -17,4% | 17 | 18 |
Finmeccanica | 18.176 | 20,9% | 1.253 | 654 |
Edizione Holding | 17.904 | -0,4% | 2.161 | 12 |
Poste Italiane | 10.218 | 0 | 1.539 | 904 |
Edison | 8.867 | -11,9% | 746 | 240 |
Esso Italiana | 8.544 | -33,3% | -326 | -222 |
Ferrovie dello stato | 6.234 | -2,5% | -463 | 27 |
Erg | 5.982 | -48% | -29 | 7 |
Esselunga | 5.829 | 4,8% | 403 | 210 |
Riva Fire | 5.822 | -48,3% | -615 | -548 |
A2A | 5.772 | -4% | 615 | 80 |
Wind | 5.574 | 4,6% | 1.145 | 308 |
Fininvest | 5.473 | -10,2% | 535 | 174 |
Kuwait Petroleum Italia | 5.242 | -19,3% | 121 | 77 |
Italmobiliare | 5.238 | -13,3% | 446 | 97 |
Saras – Raffinerie Sarde | 5.229 | -38,9% | 111 | 73 |
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