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Quella sporca dozzina: non investite in questi Paesi
Sace pubblica la Risk Map dei Paesi dove è più pericoloso scommettere per le aziende
Brasile, Messico, India, Turchia, Mozambico, Nigeria e Angola, i Paesi dalle banche a rischio. Ma anche Mozambico, Angola, Cuba, Egitto e Oman per i pericoli di trasferimento valutario. Sono questi i Paesi ad alto rischio per le aziende italiane secondo la Risk Map pubblicata da Sace, la società di Cassa depositi e prestiti che si occupa di assicurazione del credito per l’export.
In un contesto sempre più incerto e volatile, le aziende devono valutare attentamente ogni mossa sullo scenario globale che ormai è gravato da un debito pari al 225% del Pil mondiale. Il tutto in uno scenario in cui le materie prime hanno ricominciato a lievitare spinte dal protezionismo di Donald Trump e dalla Brexit. Il 2017, tuttavia, secondo Sace, sarà un anno favorevole all’integrazione mondiale, ma molto dipenderà dagli esiti elettorali: Paesi Bassi, Francia e Germania, ma anche a Hong Kong e nell’Africa Subsahariana per poi finire in Autunno in argentina e Cile. E il tutto con sullo sfondo la bomba a orologeria del referendum costituzionale in Turchia e presidenziali in Iran.
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«Tutti eventi potenzialmente negativi per la domanda di questi Paesi per le attività internazionali delle imprese italiane», scrive Sace. «Le barriere protezionistiche elevate dal 2008 ai primi mesi del 2016 sono oltre 3.500. Quasi un quarto di queste impongono l’obbligo di avere almeno una certa percentuale di un prodotto o di un servizio realizzato nel Paese soprattutto per prodotti elettronici e veicoli». In piena crisi, dunque, la crescita degli scambi è stata in media del 2,9% all’anno, più che dimezzata rispetto a quella registrata nel periodo 2000-2007 (+7,3%).
Qual è la soluzione? Trovare nuovi sbocchi commerciali: le mete ideali sono i Paesi andini (Colombia, Perù, Cile) e dell’area Sub-sahariana e dell’Asia (Corea del Sud) che possono il paradiso del nostro export. La ripresa del nostro sistema passa da lì.
Credits Images:La Risk Map 2017 di Sace