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I consumi a picco nel Sud Italia

Le famiglie umbre hanno tagliato i consumi annui di 4.092 euro, i sardi di 3.222 euro, le famiglie calabresi di 3.205 euro

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Si tira la cinghia. Soprattutto nel Sud Italia. Stando infatti a uno studio dell’Unione nazionale dei consumatori sulla base dei dati Istat, le famiglie che hanno maggiormente ridotto le spese (voluttuarie e non) abitano nel Meridione. Nello specifico, la più alta spending review è appannaggio delle famiglie umbre che sono riuscite a ridurre le spese annue di ben 4.092 euro. Seguono i sardi, il cui taglio è stato di 3.222 euro, e le famiglie calabresi che hanno sforbiciano 3.205 euro. Quest’ultime però primeggiano su tutte le altre regioni italiane se si considerano solo i valori percentuali: -14,06%. “Il problema irrisolto del Mezzogiorno si è aggravato dal 2008 ad oggi”, commenta Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale dei consumatori. Quel taglio di 4 mila euro ha però anche una valenza nazionale poiché, con l’Iva al 22%, si traduce in 800 euro a famiglia di mancato gettito per l’erario.

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