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Il museo? Funziona meglio se è guidato da un manager

Lo dimostrano i dati Federculture: +266,1% di visitatori al Gam di Torino; +198,9% al Macro di Roma

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I dati Federculture sull’affluenza nei musei d’Italia da gennaio ad agosto 2014 non lasciano dubbi: se un museo è diretto da un manager, il numero di visitatori cresce di mese in mese e, con essi, anche gli incassi lievitano. La presenza di Fondazioni, società e aziende speciali farebbe, insomma, la differenza. Un esempio eloquente è la piemontese Galleria civica d’Arte Moderna e contemporanea (Gam), gestita dalla Fondazione Torino Musei: rispetto al 2013, il numero dei visitatori è schizzato a +266,1%, registrando 192.680 visitatori tra gennaio e agosto 2014. Segue, per tenore di crescita, il Macro di Roma: oltre 90 mila visitatori, +198,9% rispetto al 2013, nonostante il valzer dei direttori. Nella Capitale, comunque, funziona molto bene tutto il circuito gestito dalla società Zètema Progetto Cultura, che fa capo ai Musei Capitolini (329.884 visitatori; +10,2%), al Museo dell’Ara Pacis (176.405; +16,7%) e al già citato Macro. Quanto alle altre città chiave della cultura italiana, a Milano la Triennale registra un buon +13,1% (357.943), a Venezia Ca’ Pesaro, appartenente alla Fondazione Musei Civici Veneziani, sale a +20% superando le 50.000 unità, mentre a Napoli Madre aumenta del +18,2% (25.173).

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Sotto la guida della Fondazione Torino Musei, il Gam di Torino ha registrato un aumento dei visitatori pari al 266%.
Nella foto il direttore del museo, Danilo Eccher (© Pagina Facebook Gam Torino)