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Quattro voti fanno di Pennacchi il Premio Strega 2010

Dopo un’appassionante testa a testa con “Acciaio” della 26enne Silvia Avallone trionfa l’ex operaio di Latina e la sua epopea contadina “Canale Mussolini” edita da Mondadori

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Nella cornice del Ninfeo di Villa Giulia a Roma Antonio Pennacchi ha vinto il 64^ Premio Strega. Pennacchi, sessantenne ex operaio di Latina, si aggiudica l’edizione 2010 del più prestigioso premio letterario italiano con il romanzo Canale Mussolini.Il libro è un poema epico di tre generazioni di una famiglia contadina intrecciato alla storia del novecento italiano. Racconta la saga di una famiglia veneta, i Peruzzi, e con loro l’esodo di 3.000 famiglie del nord, Veneto e Friuli, portati nel Lazio per bonificare la pianura Pontina negli anni ‘30.Pennacchi aveva già pubblicato con la Mondadori Il Fasciocomunista, da cui è stato tratto il film Mio fratello è figlio unico di Daniele Lucchetti. “Fin da bambino sapevo di dover raccontare e se non lo avessi fatto, non avrei potuto, il giorno che verrà, ricongiungermi ai miei morti in pace” afferma felice il vincitore che dedica la vittoria al fratello, recentemente scomparso, e alla nipotina in arrivo.Pennacchi con 133 voti supera la seconda classificata, Silvia Avallone e il suo Acciaio (Rizzoli) che si ferma a 129 preferenze. Delusione per la seconda classificata, a 26 anni e tre mesi sarebbe potuta diventare la più giovane vincitrice nella storia del Premio Strega, che esprime comunque la sua soddisfazione per essere entrata nella cinquina finale e aver gareggiato fino allo spoglio delle ultime schede per la conquista del premio: “Per me essere qui è già una vittoria” afferma l’Avallone.Al terzo posto Paolo Sorrentino, che con Hanno tutti ragione (Feltrinelli) ha ricevuto 59 voti. Più staccati gli altri due scrittori della cinquina, Matteo Nucci con Sono comuni le cose degli amici (Ponte alle Grazie) che ha totalizzato 38 preferenze e Lorenzo Pavolini che con Accanto alla Tigre (Fandango) si è fermato a 32 voti. Il primo posto di Pennacchi segna il quarto successo consecutivo per la Mondadori, dopo le vittorie di Niccolò Ammaniti nel 2007 con Come Dio comanda, Paolo Giordano nel 2008 con La solitudine dei numeri primi e Tiziano Scarpa nel 2009 con Stabat Mater.

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Antonio Pennacchi