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Rai, i sindacati confermano lo sciopero dell’11 giugno
La protesta, secondo i rappresentanti dei lavoratori, non sarebbe in contrasto con la regola dell’intervallo di 10 giorni tra una manifestazione e l’altra
Avanti con la protesta: i sindacati hanno confermato alla Commissione di garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali la giornata di sciopero per tutti i dipendenti Rai, in programma l’11 giugno. Il Garante aveva dichiarato la protesta illegittima perché non rispettosa della regola dell’intervallo di 10 giorni tra due scioperi nello stesso settore. Il 19 giugno, infatti, è prevista l’astensione dal lavoro proclamata dal sindacato Usb. Secondo le sigle coinvolte nello sciopero Rai (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind Conf Sal e Usigrai) non ha “una consistenza rappresentativa tale da integrare, nella successione degli scioperi dei giorni 11 e 19 giugno, la violazione di cui all’art.2, comma 2 della l.n.146/1990”.
CONFERMATI TAGLI IN RAI. Intanto la commissione Bilancio al Senato ha confermato il taglio di 150 milioni a carico della Tv pubblica, insieme alla possibilità di cedere quote di Raiway e di dismettere Rai World. Nello stesso tempo, però, è stato ammorbidito il comma sulle sedi regionali: dall’originaria formulazione che cancellava del tutto l’obbligo di una sede in ogni regione previsto dalla legge Gasparri, si è passati a una formulazione che prevede redazioni e strutture adeguate in ogni regione, lasciando comunque all’azienda libertà organizzativa.
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