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Multimedialità spinta tra social network,tv ed eventi. L’emittente di sola musica italiana riesce a resistere alla crisi che nel 2012 ha intaccato un mezzo apparentemente immune alle logiche del resto del media mix. Attenzione, però: chi si ferma è perduto. Parla Marco Pontini, direttore generale marketing e commerciale di Radio Italia

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Si è chiuso con un buon risultato il 2012 di Radio Italia, l’emittente di sola musica italiana che proprio l’anno scorso ha festeggiato 30 anni di trasmissioni. Buon risultato nel linguaggio della crisi significa pareggiare con le performance del 2011, visto che il comparto si è contratto del 3%. Marco Pontini, direttore generale marketing e commerciale di Radio Italia, spiega quali sono stati i fattori critici di successo: in una trasformazione continua che però non snatura mai l’essenza del medium, la radio è diventata una piattaforma multimediale alla conquista di tutti gli spazi frequentati dagli ascoltatori, dai social media alla Tv, fino alle piazze cittadine con concerti e manifestazioni. Ma nessuno pensi che quella dell’anno scorso sia stata semplicemente una festa di compleanno in grande stile. Nei piani di Pontini l’avanzata su app, Internet ed eventi integrati è destinata a continuare.

Il 2012 è stato un anno duro anche per la raccolta pubblicitaria in radio, che sembrava resistere alla trasformazione di un mercato dei media sempre più difficile da mantenere in crescita. Come ha performato la vostra emittente nel 2012?

Abbiamo chiuso l’anno con un fatturato in linea con il 2011, e con un risultato di gruppo pari a 30 milioni circa. Il comparto radio ha registrato un segno meno attorno al 3% rispetto all’anno precedente, il quale in considerazione dell’andamento del mercato – che ha registrato perdite a due cifre nel nostro settore (nel momento in cui parliamo i dati Fct non ancora stati emessi) – è un buon risultato. Abbiamo lavorato con attenzione, affinato la nostra proposta editoriale, suggerito opportunità ai nostri clienti, ed elaborato iniziative speciali.

Per esempio?

Il più grande evento mai prodotto da una radio, “RadioItaliaLive – Il Concerto”, organizzato per festeggiare il nostro compleanno. Cast straordinario, audience straordinaria: oltre 100 mila persone in Piazza Duomo a Milano, diretta radio, Tv, Web e social, con una total audience di 1,2 milioni di italiani. Nell’ambito del “Bea – Best Event Awards”, il nostro concerto ha vinto: primo premio nelle categorie “Evento musicale dell’anno” e “Media mix”, secondo premio nelle categorie “Celebrazione/Ricorrenza” e “Notorietà ritorno stampa”, terzo premio nelle categorie “Best event awards” e “Best event company”, premio speciale “Best integrated event”. Gli eventi da sempre sono per noi un ambito fondamentale, ci danno la possibilità di creare engagement con chi ci ama, di stabilire e fidelizzare una relazione con i nostri ascoltatori che sono in costante e continua crescita.

Attualmente che ascolti ottenete?

Gli ultimi dati certificati da Eurisko Radio Monitor vedono Radio Italia a quota 4.314.000 ascoltatori: nel giorno medio la radio più cresciuta in Italia in valore assoluto.

L’anno scorso sono stati diversi i traguardi raggiunti dalla vostra emittente sul piano multimediale. Quali sono gli obiettivi per il 2013 e attraverso quali strumenti intendete raggiungerli?

Vantiamo un comparto digitale all’avanguardia e in pieno sviluppo composto da sito Radioitalia.it, pagine ufficiali di Facebook e Twitter, nuovo canale YouTube e iRadioItalia, applicazione gratuita per iPhone, iPad e Android e per Kindle Fire. Nell’ottobre 2012 la nostra pagina ufficiale Facebook ha raggiunto e superato il milione di likers facendo di Radio Italia la prima radio in Italia sul social network, prima per numero di utenti e prima per interazione (leadership ancora indiscussa). Nello stesso periodo abbiamo ricevuto l’Nc Digital Awards, premio speciale ideato da Adc Group, come mezzo digitale emergente dell’anno. Gli obiettivi per il 2013 riguardano il consolidamento della nostra leadership su Facebook, il potenziamento ulteriore del nostro sito sul fronte contenuti, progetti mirati per la crescita della follower base della nostra pagina twitter, e lo sviluppo del tema Pinterest, social network premiante per chi ha contenuti e quindi ideale per noi. Attenzione particolare anche al nostro canale YouTube, che sarà sempre più ricco di video esclusivi interamente prodotti da noi. Infine le nostre app, a oggi le meglio votate in Italia nel settore radio. Ma questo non ci basta: stiamo già lavorando per rinnovarle ancora.

Quale prevede sarà l’ulteriore evoluzione del medium radio nei prossimi dieci anni?

Radio, Tv, Web, social network, app, eventi: fronti diversi di un’unica piattaforma attraverso la quale raggiungere i nostri ascoltatori e interagire con loro. Andremo sempre, e con tutti i mezzi, nella direzione in cui c’è qualcuno che ama la musica italiana e la nostra radio.

E Sanremo? Come state affrontando l’edizione 2013?

Radio Italia è puntualmente a Sanremo come ogni anno. Segue la kermesse canora; lo fa come sempre più di qualunque altra emittente con una programmazione e un palinsesto ad hoc e con partner commerciali ed editoriali autorevoli come Vanity Fair. Obiettivo 2013: valorizzare l’interazione con i nostri ascoltatori tramite i social network. Vinceremo anche questa sfida? Crediamo di sì.

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Marco Pontini è direttore generale marketing e commerciale di Radio Italia