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Speciale Euro 2012: un campionato tutto d’oro
L’Europeo è ormai un contenitore economico del valore di 4,5 miliardi di euro. Crescono i ricavi dei diritti Tv a 1,65 miliardi, mentre i nuovi posti di lavoro saranno 30 mila. E se la Polonia si reinventa come nuova destinazione turistica, l’Ucraina sfrutta la competizione per superare la terribile crisi che l’ha travolta nel 2009
Dall’8 giugno all’1 luglio i riflettori dei media mondiali saranno puntati su Euro2012 in Polonia e Ucraina, dove 16 squadre nazionali si affronteranno per strappare alla Spagna, campione in carica, l’ambito trofeo di calcio. Gli Europei è, ormai, un contenitore economico del valore di 4,5 miliardi di euro. L’indotto, stimato dagli analisti di settore, è nell’ordine di 2 miliardi. Un evento di sport-business capace di attrarre ricavi commerciali per 2,5 miliardi, così suddivisi: diritti Tv pari a 1,65 miliardi e sponsorizzazioni/ biglietteria per 850 milioni di euro.I campionati europei di calcio saranno per la Polonia un fattore decisivo per la modernizzazione dell’intero sistema-Paese, con particolare rilevanza per il nodo infrastrutturale. Un’ulteriore ricaduta positiva, collegata all’organizzazione dell’evento, è la crescita dell’immagine della Polonia come meta turistica per il prossimo quinquennio. Previsto, infatti, l’arrivo di un milione di turisti, che rimarranno almeno un giorno nelle host-city (Varsavia, Danzica, Breslavia e Poznan) in occasione delle gare ufficiali. Ciò potrà generare un incremento di entrate nel settore turistico pari a circa 220 milioni di euro. Le maggiori ricadute saranno sul lungo termine, perché gli investimenti per Euro2012 miglioreranno la qualità delle infrastrutture stradali e ricettive, incrementando, nel contempo, la quota di turismo diretto verso la Polonia. L’effetto economico complessivo determinato da Euro 2012 sarà del 2,1% sul Pil. La principale fonte di incremento sarà l’accelerazione degli investimenti delle infrastrutture legate al trasporto (+77%), così come quella dell’occupazione legata all’evento (stimata sui 30 mila addetti).Di altro segno, invece, l’impatto per l’Ucraina. Il crollo dell’economia del 30% registrato nel 2009, e il -15% segnato nella crescita del Pil reale, hanno spaventato nei mesi scorsi il management dell’Uefa, detentrice di tutti i diritti dell’evento. Ma a correre ai ripari, con iniezioni importanti di denaro “fresco” ci hanno pensato, soprattutto, due oligarchi ucraini: Rihat Akhmetov e Olexandrov Yaroslavskiy. Sono stati decisivi nel dare la spinta economica per realizzare progetti e lavori. L’evento in Ucraina si farà, ma, a differenza della Polonia, sarà difficile capirne il ritorno reale per l’economia del Paese, se non in termini di immagine internazionale e di impiantistica sportiva. Speciale Europei: sulle orme della nazionale
ALTRO CHE EVENTO “CUSCINETTO”La crescita dei ricavi tra Euro2008 e l’edizione polacco-ucraina è collegata a filo doppio all’esplosione del valore dei diritti televisivi. In soli 20 anni i cosiddetti Tv-rights sono schizzati alle stelle. In Svezia (1992) questa voce valeva appena 42 milioni di euro, quattro anni più tardi (1996) in Inghilterra già si erano raggiunti i 147 milioni. Il salto di qualità nel 2000, nell’edizione cogestita da Belgio e Olanda, con 230 milioni di euro. Poi, un’ulteriore impennata (+270%) in Portogallo, la più alta nella storia di questa competizione: 852 milioni di euro. Prima di arrivare a un’ulteriore accelerazione in concomitanza con Austria e Svizzera (1,25 miliardi di euro, a +47%). Quest’anno una nuova crescita fino a 1,65 miliardi di euro. Se un tempo gli Europei erano un “evento cuscinetto” in attesa del Mondiale, oggi ha una dignità e una vita propria, e, per certi versi, l’Uefa inizia a fare concorrenza alla stessa Fifa, detentrice dei diritti della kermesse iridata. Una conferma di questa tesi è data dal numero globale di contatti televisivi attesi. Saranno complessivamente 7,2 miliardi, contro i 6,5 miliardi di Austria/Svizzera 2008 e i 5 miliardi di Tv-viewers registrati in occasione di Portogallo 2004. Le Tv migliori per vedere le partite
SPONSOR GLOBALIL’Uefa ha due livelli di collaborazione commerciale: Eurotop partner ed Event sponsor. Nella fascia più importanti sono presenti 11 realtà multinazionali: Adidas (fornitore anche del pallone di gioco e delle divise di arbitri, staff e volontari), Carlsberg, Coca-Cola, Continental, Canon, Castrol, Hyundai/Kia, Jcv, Sharp e McDonald’s. Complessivamente un parterre capace di generare ricavi per 380 milioni di euro. Sono la “benzina” dell’evento insieme alla vendita dei diritti Tv, oltre che una piattaforma di marketing incredibile per la promozione in tutta Europa (e non solo) dell’immagine della manifestazione, grazie alle operazioni di pubblicità che queste aziende sponsor attivano nei mesi che precedono la kermesse sui diversi media, senza considerare le operazioni on field in Ucraina/Polonia e nei Paesi delle 16 nazionali coinvolte. Discorso a parte poi merita il marketing attivato attraverso gli scarpini dei calciatori, soprattutto se campioni. Sarà una lotta a due, come tradizione, tra Nike e Adidas, che si contenderanno lo scettro della maggiore presenza in campo, cercando di arruolare il maggior numero di assi della pedata fino a poche ore dall’inizio. Nell’ultimo Mondiale sudafricano l’elemento dominante dei modelli calzati dai campioni è stato l’effetto cromatico. Aspetto che tornerà in occasione di Polonia-Ucraina 2012.
OSPITALITÀ DI LUSSONovità anche nel settore dell’ospitalità. Infront, agenzia operante nella gestione dei diritti media e dello sports-marketing, è stata selezionata come Sales Agent ufficiale di Euro2012 per il mercato italiano. I posti riservati all’area ospitalità delle aziende assumeranno grande importanza sotto il profilo commerciale: rappresentano circa il 4% del totale e verranno distribuiti lungo tutta la durata del campionato e sugli otto stadi della manifestazione. Il programma di ospitalità della Uefa è stato ribattezzato “Club Prestige”. All’interno di questa offerta gli appassionati di calcio possono scegliere tra i pacchetti Platinum e Gold. Il primo offre l’accesso a uno sky-box privato, il secondo a una lounge business aperta. Oltre a ciò i tifosi prima delle partite, potranno usufruire di musica live e giochi interattivi e gustare piatti della cucina locale e internazionale. Si tratta di un’offerta che negli ultimi mesi è letteralmente andata a ruba, a poco più di un mese dall’inizio del campionato sono rimasti pochissimi pacchetti.
STADI: PROBLEMI RISOLTIPolonia e Ucraina sono, già da un paio d’anni, degli enormi cantieri. Una corsa contro il tempo per rispettare i tempi previsti dalla Uefa (la città di Danzica, per esempio, ha portato in tribunale le imprese costruttrici per non aver rispettato le consegne). Lo stadio Nazionale Varsavia, ha aperto i battenti lo scorso 29 gennaio. Un mese più tardi ha ospitato, facendo registrare il tutto esaurito, la prima partita di calcio, con la Polonia opposta al Portogallo. L’impianto sarà sede l’8 giugno della gara d’esordio tra i padroni di casa polacchi e la nazionale greca.Il nuovo stadio di Danzica (foto in apertura), considerato dagli addetti ai lavori il più avveniristico e spettacolare, ha aperto invece lo scorso agosto. Ospiterà fino a 44 mila persone ed è stato costruito in una zona periferica della città, ma su cui sta investendo, in misura massiccia, la municipalità con grandi lavori e investimenti di modernizzazione. Seguono gli impianti minori di Breslavia e Poznan.Sul fronte ucraino ci sono stati anche maggiori problemi, ma alla fine sono stati superati grazie al supporto di una serie di magnati locali. La Donbass Arena (inaugurata nell’agosto 2009 con uno spettacolare evento della cantante americana Beyoncè), dove gioca abitualmente lo Shakhtar Donetsk, e lo stadio Metalist del Kharkiv, la cui forma ricorda quella di un ragno, sono gli impianti di punta della competizione gestita dal comitato ucraino. La mitteleuropea Leopoli si presenta con una struttura avveniristica, in parte trasparente, mentre Kiev con il suo Olympic stadium è già pronta per ospitare le due finaliste. Saranno Europei tutti da scoprire, non solo in ambito sportivo. Presenta infatti tante luci quante ombre già a meno di tre mesi dal fischio d’inizio delle gare e lascia l’amaro in bocca in ambito italiano per non essere riusciti, come Figc, a farsi assegnare una competizione che avrebbe potuto lanciare l’impiantistica tricolore. Una sconfitta più amara di quella subita (eventualmente) sul rettangolo di gioco.
Credits Images:INFRASTRUTTURE SPETTACOLARI. Tra gli stadi che ospiteranno le partite di Euro2012, c’è la Pge Arena di Danzica, in Polonia. La parte ricurva esterna dell’impianto è costituita da 18 mila piastre progettate per dare l’impressione che lo stadio sia ricoperto di ambra, estratta proprio lungo la costa baltica