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Ricordando Lucio Dalla…

L’Italia piange un grande poeta della musica. Il 4 marzo, nel giorno del suo compleanno, i funerali

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Si è spento nella mattina di ieri, giovedì primo marzo, il grande cantautore bolognese che domenica 4 marzo – ricordiamo la celebre canzone 4 marzo 1943, che gli valse il terzo posto al Festival di Sanremo nel 1971 – , avrebbe compiuto 69 anni. Stava per tagliare il traguardo dei cinquant’anni di carriera, una carriera costellata di successi. Dopo gli esordi insieme al gruppo Gli Idoli, nel 1967 si presentò da solista sul palco dell’Ariston con la celebre Bisogna saper perdere. Nel ’72 fu la volta di uno dei suoi brani più noti, Piazza Grande. Negli stessi anni Lucio avviava la proficua e duratura collaborazione con Francesco de Gregori, per il quale scrisse la musica per Pablo e Giovane esploratore Tobia.

Nel 1986 la grande svolta con Caruso, punta i diamante dell’album DallAmeriCaruso. Due anni dopo, la sua popolarità crebbe ulteriormente, grazie all’album Dalla/Morandi, in cui i due grandi artisti si scambiavanoi brani, accompagnati musicalmente dagli Stadio. Tra gli album degli anni Novanta, ricordiamo Cambio del 1990, da cui fu tratto il famoso singolo Attenti al lupo, scritto da Ron, Henna del 1993, Canzoni del ’96, con la popolare Canzone – il cui testo fu scritto a quattro mani con Samuele Bersani – e Ciao del 1990. L’album del 2001 Luna Matana vide la collaborazione con Carmen Consoli, Cremonini, Antonacci, Vasco Rossi, Enzo Iacchetti ed i già citati Ron e Morandi.

Tra gli eventi degli ultimi anni, nel 2008 Dalla presentò l’inno ufficiale della squadra olimpica italiana, intitolato Un uomo solo può vincere il mondo, appositamente composto per i Giochi di Pechino, mentre nel 2009 pubblicò Angoli nel cielo, anticipato dal singolo Puoi sentirmi?. Nel 2010, a trent’anni da Banana Republic, registrò il tutto esaurito il grande concerto tenuto insieme a Francesco De Gregori al Vox Club di Nonantola, che fece da preludio ad una serie di concerti dei due cantautori organizzati a Milano ed a Roma. Da ultimo, ricordiamo che, appena due settimane fa, presenziò all’ultima edizione del Festival di Sanremo, accompagnando Pierdavide Carone con il brano Nanì, del quale è stato anche co-autore.

Il ricordo dell’Italia. L’improvviso malore che ha colto il celebre cantante ha destato un grande cordoglio in tutta Italia, specialmente nella sua amata Bologna, dove amici e conoscenti hanno espresso il loro dolore con un cartello, recante la scritta “I residenti e i commercianti di Via d’Azeglio piangono la scomparsa dell’amico Lucio”, affisso alle vetrine della strada in cui Dalla abitava. Tra gli artisti con cui ebbe modo di collaborare, Gianni Morandi si è dichiarato straziato dal dolore, definendo Lucio “un artista davvero poliedrico che era sempre spinto dalla curiosità di fare cose diverse, di esplorare territori sconosciuti”; Francesco De Gregori ricorda l’amico come “uno che viveva senza risparmio, senza paura di esaurire l’entusiasmo. Un vero testimone della musica”. Un testimone pianto anche da Vasco Rossi, secondo il quale la musica ha perso il suo “capofamiglia”. Si è unito, in prima linea, al dolore per questa perdita anche il Presidente Giorgio Napolitano, che, in una nota in ricordo di Dalla, scrive che si è trattato di un “autore e voce forte e originale, che ha contribuito a rinnovare e promuovere la canzone italiana nel mondo”.

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Lucio Dalla