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Big Data e analytics: mercato italiano a 2,85 miliardi di euro (+18%)
Migliora la maturità delle grandi aziende nella capacità di valorizzare i dati, ma si conferma il ritardo delle realtà più piccole. I dati dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics
Cresce la spesa delle aziende italiane in infrastrutture, software e servizi per la gestione e analisi dei dati. Nel 2023, secondo l’Osservatorio Big Data & Business Analytics – studio che coinvolge diverse aziende del settore con capofila la School of Management del Politecnico di Milano – il mercato ha raggiunto il valore di 2,85 miliardi di euro (+18% sul 2022).
Tuttavia, l’83 degli investimenti è imputabile soprattutto alle grandi imprese e si conferma il forte ritardo sul fronte dei big data e degli analytics da parte delle realtà più piccole.
“Il grande interesse suscitato nel 2023 per l’Intelligenza Artificiale Generativa ha contribuito ad accendere i riflettori sull’importanza di avere a disposizione dati di buona qualità, fondamenta per rendere affidabili, e dunque utilizzabili, i risultati degli algoritmi”, afferma Carlo Vercellis, responsabile scientifico dell’Osservatorio. “Mentre l’innovazione avanza, però, la situazione di incertezza economica e geopolitica rischia di far ritardare gli investimenti, non tecnologici, ma soprattutto organizzativi e culturali, per proseguire nel percorso di valorizzazione dei dati. L’obiettivo delle imprese deve essere quello di costruire una buona data experience, intesa come l’esperienza complessiva di un utente in ogni fase di relazione con i dati, capace di fare la differenza nell’impatto di soluzioni di Analytics”.
Valorizzare i big data: migliora la capacità delle grandi aziende italiane
Secondo i dati dell’Osservatorio, è migliorata la maturità complessiva delle grandi aziende nella capacità di valorizzare i dati. Secondo il Data Strategy Index realizzato dallo studio, la percentuale delle aziende che hanno raggiunto un livello avanzato è pari oggi al 20% (era il 15% nel 2022).
Seguono le aziende definite focalizzate (12%): ben avviate sulla Data Science in alcune funzioni aziendali, ma con una scarsa attenzione alla valorizzazione complessiva del patrimonio informativo. D’altra parte, un terzo delle grandi aziende è immaturo o ai primi passi (32%). Si tratta soprattutto delle più piccole. Per queste aziende la priorità è il completo superamento dell’utilizzo di fogli elettronici e l’introduzione pervasiva di strumenti di Data Visualization & Reporting avanzati.
“Nel 2023 cresce la spesa per gli Analytics e il livello di maturità delle imprese italiane nella gestione dei dati”, conferma Alessandro Piva, responsabile della ricerca dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics. “Tuttavia, il forte interesse non corrisponde sempre a un cambio di rotta decisivo: sono ancora una minoranza le organizzazioni con una Data Strategy di livello corporate. Serve un ulteriore salto per cogliere le opportunità offerte dalle nuove frontiere tecnologiche, tra tutte le Generative A.I.. Le aziende più mature stanno già sperimentando nell’ambito gestione e analisi dei dati con la Generative A.I., alla ricerca di nuove strade per estrarre insight di valore da dati non strutturati o per migliorare il processo di gestione e analisi dei dati”.