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Bending Spoons: Cherry Bay Capital consolida la sua posizione

Il gruppo attivo nel private capital e wealth advisory annuncia l’acquisizione di una seconda partecipazione nella società tecnologica italiana, su cui hanno già investito in molti, da Intesa Sanpaolo alla famiglia Berlusconi, da top manager ai vip del mondo dello spettacolo

architecture-alternativo Luca Ferrari, Ceo e co-fondatore di Bending Spoons

Nuova acquisizione da parte di Cherry Bay Capital Group in Bending Spoons, società milanese, tra le aziende tecnologiche più note in Europa. Il player attivo in ambito private capital e wealth advisory dedicato a selezionati clienti su scala internazionale, ha annunciato l’acquisizione di una seconda partecipazione nella società guidata dal Ceo e co-fondatore, Luca Ferrari, attraverso un investimento promosso insieme a un gruppo qualificato di family office e investitori privati.

“Siamo entusiasti di consolidare la nostra posizione in Bending Spoons con cui condividiamo visione e valori nel lungo periodo”, ha dichiarato Mattia Rossi, Founding Partner di Cherry Bay Capital Group. “Consideriamo Bending Spoons un orgoglio italiano e un raro caso nel panorama tech internazionale, capace di coniugare la scalabilità di una startup a straordinari fondamentali finanziari. Crediamo che la società abbia un valore intrinseco più elevato rispetto a quello già generato per gli azionisti e stakeholder e ampi spazi di crescita ancora da cogliere nei prossimi anni”.

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Mattia Rossi, Founding Partner di Cherry Bay Capital Group

Chi ha già investito in Bending Spoons

Bending Spoons è tra le prime app Publisher company al mondo con circa 500 milioni di download e 100 milioni di utenti attivi al mese. La società, che conta più di 350 collaboratori da tutto il mondo, ha dichiarato di aver realizzato circa 160 milioni di dollari ricavi nel 2022 con l’ambizione di raddoppiare la cifra nel 2023.

Negli ultimi 12 mesi l’azienda ha raccolto oltre 300 milioni di euro da alcune delle più importanti istituzioni finanziare italiane, tra cui Intesa Sanpaolo e Banco Bpm. Hanno inoltre investito nella società alcuni importanti family office e fondi di private equity, come Tamburi Investment Partner, H14 (famiglia Berlusconi), l’Alfin di Nerio Alessandri (Technogym), la Zedef del rapper Fedez, Nuo Capital, la stessa Cherry Bay Capital, e la Red Circle Investments dell’imprenditore Renzo Rosso.

Oltre a queste organizzazioni, hanno scommesso su Bending Spoons alcuni investitori privati di rilievo tra cui l’ex numero uno di Google Eric Schmidt, Andre Agassi attraverso la sua fondazione e l’attore Ryan Reynolds. “Sono entusiasta di ciò che Bending Spoons sta costruendo nella creator economy”, ha dichiarato qualche mese fa l’attore e produttore di fama mondiale e co-fondatore della casa cinematografica e agenzia Maximum Effort. “Le loro app consentono a chiunque di diventare un genio creativo con il minimo sforzo”.

Tra gli investitori privati si segnala anche Kerry Trainor, fondatore di Creator Partners ed ex amministratore delegato di Vimeo e SoundCloud, che a definito la società italiana come “il futuro per lo sviluppo di soluzioni creative mobile-first”.

Grazie a questi investimenti, Bending Spoons ha completato con successo diverse acquisizioni, tra cui Evernote, società statunitense fondata nel 2000, valutata circa un miliardo di dollari nel 2013 e conosciuta principalmente per l’applicazione per la gestione di impegni e appunti.