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Sostenibilità & Innovazione

Da Bmw a Stellantis: l’alleanza dei big per la ricarica delle auto elettriche

Sette tra le principali case automobilistiche al mondo stanno creando una joint venture per accelerare la transizione ai veicoli elettrici in Nord America. Nell’intesa anche General Motors, Honda, Hyundai, Kia e Mercedes-Benz

architecture-alternativo Credits: Дмитрий Ларичев/iStockPhoto

Una joint venture per accelerare la transizione del mercato verso le auto elettriche. È quanto annunciato da Bmw Group, General Motors, Honda, Hyundai, Kia, MercedesBenz Group e Stellantis, sette tra le principali case automobilistiche al mondo, che hanno deciso di intervenire per rendere la ricarica delle auto elettriche più pratica, accessibile e affidabile. Una condizione fondamentale per evitare che lo sforzo produttivo degli stessi produttori resti al palo.

Ricarica auto elettriche: si accelera in Nord America

La joint venture, al momento attiva solo in Nord America, includerà lo sviluppo di una nuova rete di ricarica ad alta potenza con almeno 30 mila caricatori per rendere la guida a zero emissioni ancora più accessibile.

“Il Nord America è uno dei mercati automobilistici più importanti del mondo, con il potenziale per diventare leader nella mobilità elettrica, ma l’accessibilità alla ricarica ad alta potenza è uno dei fattori chiave per accelerare questa transizione”, ha commentato Oliver Zipse, Ceo di Bmw Group.

Con gli investimenti nella ricarica pubblica in corso a livello federale e statale, la joint venture farà leva su fondi pubblici e privati per accelerare l’installazione di punti di ricarica ad alta potenza. Le nuove stazioni saranno accessibili a tutti i veicoli elettrici a batteria di qualsiasi casa automobilistica che utilizzano il Combined Charging System (Ccs) o il North American Charging Standard (Nacs) e soddisferanno o supereranno i requisiti del programma Nevi (National Electric Vehicle Infrastructure) degli Stati Uniti.

La costituzione della joint venture è prevista per quest’anno, a condizione che vengano soddisfatte le consuete condizioni di chiusura e le approvazioni normative.

Prime stazioni nell’estate 2024

Le prime stazioni dovrebbero essere inaugurate negli Stati Uniti nell’estate del 2024 e in Canada in una fase successiva. Ogni sito sarà dotato di caricatori multipli a corrente continua ad alta potenza, per facilitare i viaggi di lunga distanza dei clienti. In linea con le strategie di sostenibilità di tutte e sette le case automobilistiche, la joint venture intende alimentare la rete di ricarica esclusivamente con energia rinnovabile.

“Intendiamo superare le aspettative dei clienti creando maggiori opportunità per un’esperienza di ricarica senza soluzione di continuità, vista la crescita significativa prevista dal mercato”, ha aggiunto il Ceo di StellantisCarlos Tavares. “Riteniamo che una rete di ricarica su larga scala sia fondamentale per tutelare la libertà di mobilità di tutti, soprattutto nel momento in cui lavoriamo per raggiungere il nostro ambizioso piano di carbon neutrality. Voglio ringraziare tutti i colleghi coinvolti, perché si tratta di un esempio fondamentale della nostra intelligenza collettiva nell’ascoltare e servire i nostri clienti”.

I piani iniziali prevedono la realizzazione delle stazioni di ricarica nelle aree metropolitane e lungo le principali autostrade, compresi snodi strategici e percorsi per luoghi di villeggiatura.

Il mercato delle auto elettriche negli Stati Uniti

Secondo il dipartimento dell’energia Usa, a luglio 2023 negli Stati Uniti saranno disponibili 32 mila caricatori veloci a corrente continua per 2,3 milioni di veicoli elettrici, con un rapporto di 72 veicoli per caricatore. Il National Renewable Energy Laboratory (Nrel) stima che saranno necessari 182 mila caricatori veloci CC per supportare i 30-42 milioni di veicoli che necessitano di ricarica previsti per il 2030. Poiché si prevede che le vendite di veicoli elettrici negli Stati Uniti supereranno il 50% delle vendite totali entro il 2030, l’espansione di un’infrastruttura di ricarica affidabile diventerà ancora più critica per l’adozione diffusa degli EV.