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Sempre più giovanissimi interessati al mondo degli investimenti

Una ricerca condotta su ragazzi Under 25 di Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Cina analizza motivazioni e comportamenti di investimento della Generazione Z

architecture-alternativo Credits: © insta_photos/iStockPhoto

Prima ancora di aver raggiunto l’età per poter brindare con un calice di vino o una birra, la stragrande maggioranza dei giovani americani ha già iniziato a investire il proprio denaro. Non solo, gli investimenti tra under 21 sono comuni anche in Canada, Regno Unito e Cina. È quanto emerge da un’indagine su motivazioni e comportamenti di investimento della Generazione Z, sponsorizzata da Cfa Institute, associazione globale dei professionisti degli investimenti, e Finra Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro che aiuta gli americani meno abbienti ad acquisire le conoscenze, le competenze e gli strumenti per prendere decisioni finanziarie oculate.

I trend di investimento della Generazione Z

L’analisi, realizzata in collaborazione con Zeldis Research Associates*, ha preso in esame un campione di 2.800 individui tra Gen Z (solo tra i 18 e i 25 anni), Millennial e Gen X negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Cina. Il rapporto ha rilevato che gli appartenenti alla Gen Z hanno iniziato a investire per diversi motivi, tra cui la possibilità di accedere alle informazioni finanziarie sui social media e la proliferazione di app di investimento e criptovalute.

Due investitori della Gen Z su cinque negli Stati Uniti (41%), in Canada (41%) e nel Regno Unito (43%) e quasi due su tre (60%) degli investitori della Gen Z in Cina hanno citato la Fomo (paura di perdere qualcosa) come fattore nella propria decisione di iniziare a investire.

Manca ancora una buona educazione finanziaria

“Una serie di fattori macroeconomici e sociali, come l’aumento dell’inflazione, la crescente popolarità e accessibilità delle criptovalute e i finfluencer sui social media, stanno avendo un profondo impatto su come, dove e in cosa investono questi nuovi protagonisti del mondo degli investimenti”, afferma Paul Andrews, Managing Director for Research, Advocacy and Standards di Cfa Institute. “Sebbene i social media e le app di investimento stiano facilitando l’accesso alle informazioni finanziarie per la Gen Z, ci sono ancora barriere che impediscono a molti appartenenti alla Gen Z di iniziare ad investire. Ciò include la mancanza di educazione finanziaria, che continua a essere motivo di preoccupazione. I governi, le autorità di regolamentazione e i professionisti degli investimenti hanno un ruolo collettivo da svolgere nell’aiutare la Generazione Z ad acquisire le conoscenze necessarie per prendere decisioni di investimento consapevoli e responsabili”.

Come accennato, tra i principali risultati dell’indagine di Cfa Institute e Finra Foundation c’è la giovane età degli investitori: più di quattro investitori statunitensi su cinque (82%) della Gen Z hanno iniziato a investire prima dei 21 anni, così come il 79% degli investitori canadesi e l’81% degli investitori della Gen Z britannica. Al contrario, meno di due terzi (63%) degli investitori della Generazione Z in Cina hanno iniziato a investire prima di questa età. Gli investitori cinesi della Generazione Z, tuttavia, hanno i maggiori saldi di investimento mediani tra i mercati esaminati.

Tra i principali risultati dell’indagine è emerso anche:

  • Sono molti di più gli appartenenti alla Generazione Z che investono rispetto a quelli che non investono: il Canada ha la percentuale più alta di investitori tra la Gen Z, con quasi tre su quattro (74%) che affermano di aver sottoscritto almeno un investimento, rispetto a più di uno su due in Cina (57%) e negli Stati Uniti (56%) e il 49% nel Regno Unito.
  • Le criptovalute sono una scelta di investimento popolare tra gli investitori della Gen Z: più di due investitori statunitensi su cinque (44%) della Gen Z hanno iniziato a investire con le criptovalute, rispetto al 35% degli investitori Millennial statunitensi e al 23% degli investitori statunitensi della Gen X. Le criptovalute sono state anche l’investimento più comune con cui gli investitori della Generazione Z hanno iniziato in Canada (35%) e nel Regno Unito (43%).
  • La maggior parte degli investitori della Gen Z è interessata a viaggiare, mentre gli investitori britannici vogliono acquistare una casa: il 61% degli investitori statunitensi, il 55% dei canadesi e il 53% cinesi affermano che il loro principale obiettivo finanziario è quello di avere abbastanza soldi per viaggiare o andare in vacanza. Oltre la metà (55%) degli investitori canadesi della Gen Z ha anche citato la possibilità di pagare le bollette mensili come principale preoccupazione, mentre il 48% degli investitori britannici della Gen Z (una pluralità) afferma che il proprio obiettivo finanziario è acquistare una casa.
  • La maggior parte degli investitori della generazione Z si affida ai social media per informarsi sugli investimenti: quasi la metà degli investitori statunitensi della generazione Z (48%) utilizza i social media per acquisire informazioni sugli investimenti. È la principale fonte di informazione per gli investitori della Generazione Z negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito. È la quarta opzione più popolare per quelli in Cina, con le app finanziarie che sono la fonte di informazione principale.
  • Persistono ostacoli all’investimento: la mancanza di risparmi è il motivo principale per cui la Generazione Z negli Stati Uniti, in Canada e in Cina non investe, mentre la principale barriera per la Generazione Z nel Regno Unito è quella di non avere un reddito o uno stipendio sufficienti. Oltre la metà degli investitori della Generazione Z negli Stati Uniti (56%), in Canada (56%) e nel Regno Unito (58%) afferma inoltre che la mancanza di conoscenza degli investimenti è un ostacolo agli investimenti.

* Articolo aggiornato giovedì 13 luglio alle ore 9.10