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Microsoft-Activision: tribunale americano sospende l’acquisizione
L’ordine, atteso da Microsoft, è stato richiesto dalla Federal Trade Commission che, dopo il via libera sul fronte Ue, teme di veder chiudere l’intesa tra le due società prima che l’operazione venga discussa a livello governativo
Dopo il via libera dell’Unione europea, un giudice statunitense ha bloccato l’acquisizione del produttore di videogames Activision da parte di Microsoft. La delibera è stata promossa dalla Federal Trade Commission, che ha chiesto al tribunale di bloccare temporaneamente l’operazione, cercando di impedire che questa venga chiusa prima che venga discussa la causa del governo contro l’operazione da 69 miliardi di dollari.
L’antitrust americana, infatti, teme che l’accordo tra le due multinazionali – a oggi il più grande dell’industria videoludica – possa chiudersi già entro questa settimana dopo il via libera ottenuto dall’Ue. Lo scorso dicembre l’authority, che applica le leggi antitrust, si era opposta all’operazione sostenendo che avrebbe dato a Microsoft un accesso esclusivo ai giochi Activision, escludendo Nintendo e Playstation (Sony).
“Siamo lieti di avere l’opportunità di presentare il nostro caso alla corte federale”, ha dichiarato il presidente di Microsoft, Brad Smith. Per la società di Redmond, che si aspettava il provvedimento dell’authority, l’operazione con Activision sarebbe vantaggiosa sia per i giocatori che le società di videogame e si offerta di vincolarsi legalmente con la Federal Trade Commission per continuare per almeno un decennio la fornitura di giochi, come Call of Duty, ai rivali.
L’inizio del processo è previsto per i primi di agosto, ma gli esperti di antitrust sono sicuri che per l’authority americana la strada sarà in salita: dopo le aperture di Microsoft sul fronte della concorrenza, sarà difficile convincere un giudice a bloccare l’accordo.