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A Tamburi Investment Partners il controllo di Italian Design Brands
La boutique di investimento fondata da Giovanni Tamburi si è impegnata ad acquisire il 51% di Investindesign, società che detiene la maggioranza di Italian Design Brands
Tamburi Investment Partners (Tip), la boutique di investimento fondata da Giovanni Tamburi, si è impegnata ad acquistare per 72 milioni di euro, il 50,7% del capitale di Investindesign, società che attualmente detiene la quota di maggioranza (pari al 67,8%) di Italian Design Brands (Idb). Questa operazione attribuisce a Idb un valore del capitale economico pari a 220 milioni di euro.
Tip, inoltre, avrà la possibilità di richiedere il rilascio da parte degli attuali soci di Investindesign di un’opzione call, esercitabile fino al 15 luglio 2023 a parità di condizioni dell’acquisizione del 50,7%, per acquisire un ulteriore 20% del capitale di Investindesign. L’acquisizione di tale ulteriore partecipazione verrà offerta agli azionisti di Asset Italia.
I piani di Tamburi Investment Partners per Italian Design Brands
Facendo leva sulle proprie competenze, in particolare nei settori industriali caratterizzati da clientela high end, unite alla capacità di dare vita e far sviluppare e affermare leader di mercato, Tamburi Investment Partners ha ritenuto di acquisire una quota di rilievo nel gruppo Idb con l’obiettivo di rafforzarlo patrimonialmente e di accelerarne ulteriormente la crescita, elementi essenziali in un comparto ancora molto frammentato ma con un notevole potenziale sia strategico che commerciale, visto il peso che ha sull’intera filiera dell’export Made in Italy.
L’accordo legato alla quotazione di Idb
Il tutto è subordinato al successo della operazione che sta portando in Borsa Italian Design Brands. Per ora è stato deciso il valore di quotazione dell’Ipo dell’azienda guidata da Andrea Sasso: 10,88 euro per azione che corrisponde a una capitalizzazione di 293 milioni di euro; 220 milioni al netto dell’aumento di capitale. Si tratta di un valore del 50% superiore al fatturato 2022 che è stato di 144,2 milioni di fatturato e pari a quasi 10 volte l’ebitda 2022 ( 22,7 milioni).
L’Ipo è complessa e prevede l’emissione di 6.433.823 nuove azioni della società per un controvalore, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, di circa 70 milioni rivenienti da un aumento di capitale sociale con esclusione del diritto di opzione e di 275.735 azioni nel contesto di un aumento di capitale riservato ad alcuni azionisti e/o imprenditori di talune società controllate dall’emittente. Non manca l’opzione greenshoe, cioè la possibilità di collocare azioni ulteriori qualora la domanda superi l’offerta fino a un massimo di 965.074 azioni, pari a circa 15% del totale.