Orologi & Accessori
Rolex Certified Pre-Owned: il secondo polso della Corona
Il 2022 orologiero si è concluso con un annuncio che ha fatto scalpore tra gli appassionati dei segnatempo. Il produttore simbolo della modellistica moderna, la ginevrina Rolex, ha annunciato ufficialmente la sua entrata nel mondo del secondo polso con il programma Rolex Certified Pre-Owned. Una vera e propria rivoluzione, un terremoto che mira a stravolgere le consuetudini di un settore davvero poco incline ai grandi mutamenti.
Il mercato degli orologi di lusso di seconda mano
Il perché di questa scelta è abbastanza chiaro: il mercato mondiale degli orologi di lusso di seconda mano era stimato nel 2017 in 365 milioni di dollari, nel 2022 la stima è di 1,12 miliardi di dollari e per il 2027 si prevedono 2,21 miliardi di dollari. Valori decisamente alti, una fetta di mercato di grande importanza la cui gestione i produttori, Rolex compresa, non vogliono certo lasciare in mano altrui. Di converso questa scelta nobilita e razionalizza l’intero settore del vintage, gli regala legittimità e autorevolezza, trasformandolo da sottobosco mai ufficialmente riconosciuto in protagonista indiscusso e indiscutibile.
Il programma Certified Pre-Owned di Rolex
Vediamo ora più da vicino le specifiche di questo importante progetto. Costruiti per durare nel tempo, gli orologi della Casa coronata hanno quasi sempre più di “una vita”: che siano considerati il simbolo di uno status raggiunto, una passione travolgente oppure un investimento sicuro, in ogni caso sono spesso destinati a cambiare più proprietari. Con il programma Certified Pre-Owned Rolex dà la possibilità ai rivenditori della rete di distribuzione ufficiale, di vendere orologi di seconda mano certificati autentici e corredati da una garanzia internazionale di due anni. Questi segnatempo sono al momento disponibili presso i punti vendita dei rivenditori Bucherer di sei Paesi (Svizzera, Austria, Germania, Francia, Danimarca e Regno Unito). Gli altri rivenditori autorizzati del Marchio potranno aderire dalla primavera di quest’anno.
Un accesso immediato all’universo Rolex
Lo scopo dell’iniziativa è quello di valorizzare l’offerta esistente di orologi di secondo polso cercando di assicurare anche la loro autenticità: quando il proprietario cambia, la vendita può essere certificata presso i concessionari autorizzati. La volontà è sostanzialmente quella accompagnare il “passaggio di consegne” dei prodotti già in circolazione sul mercato, così da conservarli e provvedere alla loro manutenzione e garanzia. Questo modus operandi s’inserisce nella filosofia Perpetual: la ricerca incessante dell’eccellenza e l’impegno a lungo termine per le generazioni future. Gli orologi di seconda mano certificati autentici offrono, inoltre, la possibilità concreta ai clienti di accedere immediatamente all’universo di Rolex. Nello specifico, potranno essere messi in vendita, da parte di un rivenditore autorizzato, identificabile grazie alla placca Rolex Certified Pre-Owned, solamente i pezzi che abbiano almeno tre anni di vita. Proprio quest’ultima peculiarità è stata accolta con grande interesse sia dai tanti rivenditori di orologeria vintage che dagli acquirenti che avevano scelto un coronato per investire al meglio i risparmi: si è sancito in tre anni una sorta di “limite minimo” per la rivendibilità il quale, valido per la rete ufficiale, diventa valido per tutti.
L’elevazione del secondo polso
Di conseguenza, l’anatema contro coloro i quali vogliono rivendere il proprio segnatempo, viene a cadere al passaggio del 36esimo mese. Più in generale la scelta della Casa ginevrina sancisce una volta per tutte la legittimità e l’importanza del secondo polso e del vintage, rendendoli di fatto parte essa stessa integrante del ciclo produttivo e commerciale di ogni segnatempo di alto livello.
Altro elemento da non sottovalutare sarà anche e soprattutto il prezzo finale a cui questi orologi verranno alienati. Appare evidente che le valutazioni della Casa madre potranno diventare una sorta di guida per tutti i sui modelli anche al di fuori delle porte dei suoi rivenditori ufficiali, standardizzando e regolarizzando le stime che in questi ultimi anni hanno subito delle continue oscillazioni. Non ci resta che attendere quale sarà la risposta del mercato.