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Su cosa punta l’imprenditoria in Italia? Rispondono 100 aziende
Resilienza, talento, competenze e digitale: sono queste le parole d’ordine dell’imprenditoria italiana emerse dalla Survey di EY Private, condotta nel mese di marzo 2023 su circa 100 aziende del nostro Paese. Giunta alla terza edizione, l’indagine vuole approfondire sfide, strategie e prospettive future degli imprenditori italiani, con un focus in particolare su quattro temi: imprenditorialità, innovazione, sostenibilità, talento.
I valori dell’imprenditoria italiana
Lo studio di EY Private evidenzia come la flessibilità sia uno dei fattori trainanti nella competitività del mercato italiano. Il 50% degli intervistati sostiene che la forza e la possibilità di riconoscere il brand Made in Italy, unitamente alla capacità di rivedere il business model con efficienza e rapidità, a seconda delle continue evoluzioni di mercato, siano elementi cruciali per poter competere a livello internazionale.
Previsioni e strategie degli imprenditori italiani
In un contesto complesso e volatile come quello attuale, recessione e crisi d’impresa continuano a essere un campanello d’allarme per gli imprenditori intervistati. Nello specifico, l’87% degli intervistati ritiene che, nello scenario attuale, un’evoluzione recessiva sia prevedibile. Ma, allo stesso tempo, il 65% delle imprese oggetto di intervista sostiene che un’eventuale recessione oggi potrebbe avere una durata inferiore, e dunque avere effetti negativi meno distruttivi, rispetto alle recessioni già conosciute e vissute da diversi imprenditori. A fronte di quanto prospettato, le aziende intervistate sono convinte che sia necessario investire su più fronti, in ottica di diversificazione ed efficienza, puntando su talento e competenze, unitamente a investimenti sulla tecnologia digitale, driver necessari per avere un ritorno positivo nel lungo periodo. Per competere sul mercato, è fondamentale anche investire nell’integrazione della sostenibilità nei processi di core business così come innovare in processi.
Innovazione digitale e Pnrr: i gap da colmare in Italia
Per quanto riguarda l’innovazione digitale, dall’indagine emerge che gli investimenti privati in data management in Italia sono in crescita ma il Paese sconta arretratezza nelle competenze digitali dei cittadini e nei servizi digitali della PA al cittadino. In particolare, il 26% delle aziende intervistate ha dichiarato prioritario investire in data analytics a supporto dei processi decisionali strategici, in un percorso di implementazione di strategie soprattutto commerciali data drive», ovvero basate sui dati. I percorsi di trasformazione digitale hanno richiesto alle imprese di lavorare sempre più sulle competenze digitali delle risorse.
Il 25% degli intervistati pensa sia fondamentale la formazione in materie digitali, e ritiene strategico attivare dei percorsi formativi interni o tramite il supporto di professionisti esterni, per colmare lo skill gap. L’Industria 4.0 rappresenta per molte imprese una vera opportunità di crescita per restare competitivi nel contesto economico attuale, il 24% delle aziende intervistate vede tra le proprie priorità di investimento il ripensamento della fabbrica in ottica sempre più digitale e interconnessa, grazie all’integrazione di nuove tecnologie volta all’ottimizzazione della progettazione e dei processi.
Se guardiamo invece al Pnrr, per gli imprenditori gli investimenti in tecnologia legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non hanno avuto lo slancio atteso, infatti, secondo il 40% delle aziende intervistate vi è eccessiva complessità nell’accesso alle misure del Pnrr; il 42% ritiene infatti necessaria una semplificazione nell’accessibilità alla finanza agevolata, in quanto a oggi l’informazione risulta spesso frammentata, e non sempre sufficientemente chiara, da consentire un accesso alle misure in autonomia. Il 14% delle aziende ritiene inoltre necessaria anche una maggiore integrazione tra la PA centrale e quella locale al fine di supportare nella misura necessaria la trasformazione digitale.
Come attrarre talenti e nuove generazioni in azienda
Per quanto riguarda talenti e nuove generazioni, le aziende intervistate evidenziano come, nello scenario attuale, sia necessario attrarne anche attraverso programmi di wellbeing aziendale che possano garantire crescita e benessere. Risulta necessario trovare un punto di equilibrio tra domanda e offerta, in un contesto di mercato totalmente diverso rispetto al passato, soprattutto per i bisogni delle generazioni emergenti.
Nello specifico, il 37% degli intervistati dichiara che sia fondamentale garantire percorsi di carriera basati sulla meritocrazia, sistemi di valutazione della performance chiari, delineati e al passo con i tempi, unitamente a una maggiore flessibilità e autonomia nell’organizzazione del lavoro. Il 28% ritiene sia necessario puntare su ambienti di lavoro inclusivi che garantiscano il benessere delle risorse attraverso nuovi programmi di welfare a supporto di tutte le categorie di dipendenti. Parimenti, una comunicazione centrata sui valori aziendali e temi quali la sostenibilità, gender equality e valorizzazione delle diversità è ritenuta una leva di attrazione soprattutto per le nuove generazioni.
Premio L’Imprenditore dell’Anno
I dati della Survey di EY Private inaugurano l’apertura delle candidature per la nuova edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno. Possono candidarsi al riconoscimento tutti coloro che sono alla guida di aziende attive da almeno tre anni, con sede legale in Italia e con un fatturato pari o superiore a 40 milioni di euro.
La Giuria del Premio, esterna e indipendente da EY, è composta da membri di altissimo profilo professionale appartenenti al mondo delle istituzioni, dell’economia e dell’imprenditoria. Autorevolezza, trasparenza e indipendenza sono le parole chiave che caratterizzano il Premio e sono gli stessi valori che per tutte le edizioni hanno guidato i giurati nella scelta degli imprenditori da premiare. I vincitori selezionati dalla giuria saranno proclamati nel corso di una cerimonia che si terrà a Milano a novembre 2023.
Tra i vincitori delle ultime edizioni, il Premio vanta imprenditori come: Matteo Bruno Lunelli, Ceo del Gruppo Lunelli (2022), Elisabetta Franchi, amministratore unico di Betty Blue S.p.A. (2021); Massimo Perotti, Executive Chairman di Sanlorenzo S.p.A, nel 2019 e Sonia Bonfiglioli, presidente di Bonfiglioli Riduttori, nel 2018.
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