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Lavoro

Manovra, i manager all’attacco: “Pronti a ricorrere all’Aia”

Dure critiche da Manageritalia e Federmanager che, attraverso i principali quotidiani italiani, fanno sentire la loro voce: “le nuove misure ci penalizzano e mortificano; ancora una volta colpiti i nostri pensionati e manca la ‘madre di tutte le riforme’, quella fiscale”

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“Vorremmo non essere sempre i soli a fare sacrifici, ma soprattutto che i sacrifici di tutti servissero a fare investimenti e a rilanciare l’economia per dare un futuro ai giovani, ai precari e a tutti i cittadini, per un serio rilancio del Paese”, si chiude così la ‘lettera aperta’ firmata dai manager italiani e indirizzata al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Economia e del Lavoro. Una lettera, pubblicata come ‘avviso a pagamento’ su Corriere della Sera e La Stampa (il 9 luglio su La Repubblica, Il Sole 24 Ore, il Messaggero e Libero), nel quale si criticano duramente i contenuti della manovra 2011-2014. Per Guido Carella e Giorgio Ambrogioni, i firmatari della lettera e presidenti rispettivamente di Manageritalia e Federmanager, il decreto appena firmato dal capo dello Stato “penalizza e mortifica ancora una volta” i manager e i dirigenti italiani “che da sempre assolvono onestamente ai propri obblighi tributari e sono il motore del cambiamento e della modernizzazione”. Per le due associazioni la Manovra “rinvia la madre di tutte le riforme, quella del sistema fiscale attraverso la quale, invece, sarebbe stato possbile introdurre norme più eque e strumenti più efficaci per ridurre l’abnorme livello di evasione ed elusione fiscale”.Un’altra dura critica riguarda la stretta sui pensionati, “soprattutto su quelli che noi rappresentiamo” visto che colpisce le pensioni con importo lordo superiore a 1.428 euro. “Non certo ’pensioni d’oro’ – sottolineano Manageritalia e Federmanager – che in poco più di un decennio hanno registrato una perdita del potere d’acquisto tra l’8% e il10%, sono già penalizzate da un adeguamento parziale annuo al costo vita e sarebbero colpite per la quinta volta insoli 13 anni”. Se questa misura sulle pensioni dovesse essere confermata, le due federazioni sono pronte a dar battaglia, anche in sede giudiziaria “non escludendo anche di adire la Corte di Giustizia dell’Aia”.

Credits Images:

Giulio Tremonti e Maurizio Sacconi, ministri dell'Economia e del Lavoro