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Gusto

Crurated, ma non solo: quando il vino incontra gli Nft

Perché far viaggiare bottiglie preziose per il mondo, inquinando l’ambiente e rischiando che non vengano conservate nel modo corretto? Ora è tempo di Non Fungible Tokens

architecture-alternativo L’edizione limitata Berlucchi Palazzo Lana NFT, firmata dallo street artist Teo KayKay

Per quanto possa compensare in campo e in cantina, il mercato enologico rimane sempre irrimediabilmente in debito con la CO2 nell’atmosfera per i costi ambientali del trasporto. Oggi però è possibile acquistare e godersi un buon vino senza far viaggiare ai quattro angoli del mondo tonnellate di vetro ogni anno. Il segreto sono gli Nft (Non Fungible Token, certificati digitali di possesso), che permettono di possedere preziose bottiglie che, fino al momento di essere stappate, vengono conservate in caveau a prova di umidità e a temperatura ideale, per il bene del vino stesso oltre che dell’ambiente.

Nft e vino: il servizio Crurated

Come? Per esempio, con un servizio come Crurated, una sorta di wineclub per acquistare vini da collezione direttamente dalle cantine, dove l’etichetta che acquisterete avrà anche un corrispondente Nft da scambiare o rivendere, mentre la bottiglia non si muove dal suo luogo di origine.

Gli Nft esperienziali nel vino

Ma il binomio vino e Not Fungible Token non si limita, ovviamente, a Crurated. Come in ogni campo, non mancano anche nel vino marketplace di Nft “esperienziali”, ovvero legati ad un’esperienza (fisica o digitale) con colui che li ha generati (un influencer, un creator, persona o brand). Ne è una prova il progetto Bistecca alla Fiorentina Nft con Villa Calcinaia (Greve in Chianti, Fi) per gustare il famoso piatto fiorentino in locali selezionati sorseggiano un bicchiere del Chianti Classico della famiglia Capponi. O ancora l’esperienza di Berlucchi dalla Franciacorta, che ha prodotto l’edizione limitata Berlucchi Palazzo Lana Nft firmata dallo street artist Teo KayKay, e costituita da dieci opere Nft rappresentanti la Riserva Palazzo Lana Extreme 2010, personalizzate in stile “cartoon”. L’acquisto dell’Nft Berlucchi darà accesso anche a uno speciale pack che include la versione digitale Nft della bottiglia, la bottiglia fisica dipinta a mano dall’artista in uno dei dieci pezzi unici e la possibilità di vivere un’esperienza con degustazione presso la cantina storica e l’antica dimora Palazzo Lana Berlucchi.

Ferrari-Riserva-Bruno-Lunelli-2006

Il Ferrari Riserva Bruno Lunelli 2006, realizzato in 6891 esemplari numerati

Tra i primi a salire a bordo del treno delle ultime novità tecnologiche non poteva poi mancare Ferrari, che ha sfruttato la riedizione di un vino dalla bottiglia curiosa, ovvero il Ferrari Riserva Bruno Lunelli 2006. Questo spumante Trento Doc è stato realizzato in soli 6891 esemplari numerati e per ciascuna bottiglia viene generato un certificato di autenticità digitale che ne attesta l’unicità, grazie alla tecnologia blockchain. L’Nft è un modello in 3D della bottiglia stessa, abbinato a un pattern grafico specifico. Ci sono però anche piccole aziende che hanno intrapreso la strada di abbinare il loro vino a una opera d’arte Nft. Per esempio, la friulana Paraschos, che con il Kai 2017 ha proposto sei delle 666 bottiglie totali prodotte con un’opera digitale di Giulia Maruzzelli.

In Toscana troviamo inoltre San Felice (gruppo Allianz) che unisce Nft all’esperienza di visita e vita nello splendido Borgo di proprietà a Castelnuovo Berardenga (Si).

Italian Wine Crypto Bank: la banca del vino

Pioniera del settore è stata però la Italian Wine Crypto Bank (Iwcb, sede a Hong Kong ma tecnologia residente a Dubai, con direttore Rosario Scarpato), banca del vino acquista da aziende italiane di notevole pregio bottiglie di vino e mette sul mercato l’equivalente in controvalore dei vini stessi. Quando comprate un token emesso da Iwcb acquistate in pratica un tot di bottiglie stoccate in un magazzino in Italia e in ogni momento è possibile avere fisicamente bottiglie equivalenti con la possibilità di scegliere da una lista che comprende Marchesi Mazzei, Planeta, Tasca d’Almerita, San Filippo, e ancora Banfi, Barone Ricasoli, Fontanafredda, Michele Satta e molti altri.

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