Connettiti con noi

Business

Calciomercato Finanziario, As Roma a DiBenedetto

La conferma dell’imprenditore nella notte. L’acquisto, del valore di 70,3 milioni, che verrà effettuato attraverso la nuova società partecipata al 60% dalla cordata DiBenedetto e dal 40% da Unicredit

architecture-alternativo

“L’affare è concluso”. Dopo una travagliata vicenda durata circa due anni (le tappe principali) l’As Roma trova un nuovo proprietario: il club di Serie A passa alla cordata statunitense guidata da Thomas DiBenedetto. La Roma è così la prima società di calcio italiana a passare sotto un controllo straniero. Tutto si è concluso nella notte italiana. A Boston, l’imprenditore ha siglato l’accordo con Unicredit, un contratto, del valore di 70,3 milioni di euro, che prevede il passaggio del pacchetto di controllo del club, il 67% del capitale, alla cordata americana (al 60%) e a Unicredit (al 40%). “L’affare è concluso aspettiamo soltanto risposte dal punto di vista regolatorio”, ha detto DiBenedetto facendo riferimento all’ok dell’Antitrust e l’Opa sulle azioni sul mercato. “Ci sono state punti complicati nella negoziazione. Il prezzo da pagare per qualcosa di grande come l’As Roma è sicuramente elevato, ma non ho mai pensato di mollare” ha ammesso DiBenedetto nel corso di una conferenza stampa a Boston. Ora l’obiettivo è di far diventare il club giallorosso uno dei più vincenti di sempre, ma prima bisognerà stare attenti al bilancio. “Con l’entrata in vigore delle nuove regole sul fair play finanziario è sempre più importante selezionare giocatori giovani e sarà difficile andare a prendere i migliori all’estero”, ha spiegato il nuovo presidente. “Per questo è importante avere grandi manager. Ci sono molti giocatori di Roma già nella Roma e questo è un fatto positivo. Cercheremo sempre di far giocare questi calciatori”.DiBenedetto è partner dei Boston Red Sox, una delle franchigie più gloriose della Major League Baseball. Oltre alla sua esperienza, vorrebbe “portare da Boston a Roma l’epopea dei Red Sox”. Da Roma a Boston, invece, per ora porterebbe “il Colosseo”. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il vice direttore generale, Paolo Fiorentino – era trovare un partner che potesse valorizzare un assett sportivo con grandi potenzialità commerciali e con un brand straordinario. Pensiamo di aver gestito il processo nei migliore dei modi”.